PERCORSO PITTORICO
 
 

Quotidiano “Il Quotidiano”, giovedì 26 maggio 2005, pag. 43
"PRESENTATO A TURSI IL VOLUME DI POESIE DI VINCENZO D’ACUNZO
VERSI “SULLE RIVE DELLO JONIO”, di Salvatore Martire –

TURSI – Nei giorni scorsi Rocco Brancati giornalista del Tg3 ha presentato “Sulle rive dello Jonio”, poesie di V. D’ACUNZO. Antonio Rondinelli ne ha scritto e letto la critica letteraria. La sala dell’auditorium “Nicola Marrese” dell’istituto “Manlio Capitolo” era piena dei numerosi colleghi di lavoro di D’ACUNZO. In rigoroso italiano, anche se si era inseriti nella settimana della cultura dedicata ad Albino Pierro, hanno recitato le poesie: Emilio Andrisani, attore che lavora nell’Hermes teatro laboratorio di Matera, Liliana Santamaria e il citato Rondinelli. Quest’ultimo poi, parlando dell’ultima fatica del D’ACUNZO (che è stato anche pittore, scultore, presentatore storico dei festival della canzone a Tursi e fondatore insieme a Rocco Campese di una radio locale nell’ ’82) ha detto: <<Un anno fa D’ACUNZO mi contattò per scrivere con altri cinque “grandi lettori” (Andrisani, Eufrasia Mellacqua, Isabella Palazzo, Antonio Rondinelli e Aldo Zaccone ndr), un commento alle poesie. Ciascuno di noi è stato liberissimo di scrivere. Alcune delle opere hanno due commenti>>.
Poi Rondinelli ha cercato di inquadrare la poesia D’Acunziana nel novero dei poeti tursitani, famosi e non. <<Il primo a scrivere in tursitano – ha spiegato – è stato il maestro Vincenzo Crispino nei lontani anni ’50. Poi Mario Bruno (che vive in Germania), i fratelli Rocco e Mario Bruno (che vivono a Tursi); Alberto Di Noia, che vive a Udine che ha pubblicato poesie in tursitano>>.
Tutti questi nomi sono stati citati nella “Guida di Tursi ed. 2004” e in “Voc ‘nda P’trizze”. Il suo primo libro di poesie D’ACUNZO lo ha scritto nel 1973 e porta il titolo “Tursi… Pane Casereccio” con l’introduzione di Giovanni Di Tommaso. Costava 1200 lire.
Prima di lui aveva esordito Francesco Santamaria con “Primo Lievito” nella collana “Poeti d’oggi” di Gastaldi Editore (1964). Costava appena 400 lire.
Poi ha preso la parola il protagonista della serata, Vincenzo D’ACUNZO: <<Erano gli anni – ha ricordato – in cui il compianto Francesco Liguori, allora universitario, faceva conoscere agli amici le prime poesie di Albino Pierro, tratte dalla raccolta “Metaponto”, ed io sulla spinta del Santamaria (a quei tempi ci voleva un bel coraggio a stampare poesie) avevo pubblicato il mio Pane Casereccio, forse influenzato dal mestiere di mio padre, panettiere>>.
Ha aggiunto poi Rondinelli: <<La poesia di D’ACUNZO è ruvida arte scomoda. Ci sono sparse interessanti figure retoriche. Per Jonio, il poeta pensa alle rive della Magna Grecia, sullo sfondo di un’Ellade sognata. Nella sua poesia ci sono delle macchie di colore, intervallate da vuoti dell’anima. Non ha cercato stili, ma ha adoperato senza rendersene conto alcuni trucchi del poeta. Ha usato parole comuni e parole tecnologiche>>.
Fin qui la critica. Poi è iniziato il recital. Presenti tra gli spettatori i poeti “minori” Tonino Bernardo, Giuseppe Padula da Poliporo e Antonio Popia. L’assessore comunale Ottomano ha ringraziato la Pro Loco di Tursi ed il suo presidente Nicola Salerno per aver sponsorizzato la stampa del libro.

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