RABATANA

Distesa
come malata
col capo poggiato al letto rialzato
ti affanni
ti dibatti
per far salire il sangue nelle vene.
Né ti giova
l’aria fine che ti nutre.
Né fai più pena
mendicando interesse
coi laceri ricordi del passato.
Già senti sfiorarti la fronte
dalla gelida mano del tempo.

Una esigua schiera di fedeli
prega al tuo capezzale
sperando nel miracolo.
Vivi tutta intera
la lunga agonia
Rabatana.

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