IL MIO MONDO DI ALICE (Poesia in quattro strofe, versi liberi e sciolti)

Poesia del dolore, introdotta dal suo contrario: la festa. Questo contrasto è reso efficacemente e con felice tecnica dalle due opposte anafore collocate all’inizio di ogni verso: “È festa nel mio mondo di Alice”, (la festa), “Il re piange” (il dolore). Il dolore invade il regno del sogno, della favola, il mondo di Alice, ove l’incantesimo è rotto dal pianto del re per il suo giullare. Chi è il giullare? ……. Il giullare dedito al suo sovrano al quale procurava svago, diletto e riso con affetto e dedizione. Questo giullare ci fa pensare al catulliano “passer, dediciae meae puellae,” : stessa grazia, stessa leggerezza, stessa soavità. Solo che stavolta, se per l’infelice amante di Lesbia non c’è soluzione al dolore, per il Nostro almeno c’è la consolazione, espressa nell’ultima strofa ove il verbo “danzeranno” ha valore iussivo – ottativo, per cui “i folletti del regno / danzeranno all’infinito” .

Antonio RONDINELLI

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