IL PESO DEL SILENZIO (Poesia in tre strofe, versi liberi e sciolti) |
Poesia della stasi, dello schiacciamento. Il poeta è vinto o almeno immobilizzato. La sopraffazione è tanto più avvertita e totale perché causata da un silenzio di piombo liquefatto e resa efficacemente dalla sinestesia silenzio di piombo. L’immobilismo iniziale, che pare animarsi: cola all’interno, giunge, invece, all’estrema conseguenza nel verso isolato pietrifica il tempo. La seconda strofa è la metafora del poeta quale vulcano quiescente, ma non spento, ansima il petto, perché espelle emulsioni / dei pensieri in tumulto. E allora no, non è morto e nemmeno sconfitto, è stremato , spossato, ma ancora capace di un grido di invocazione disperata: non lasciatemi qui / a parlare col silenzio. Piacevole la musicalità ottenuta ai vv. 1 – 2 con la consonanza liquefatto/cola, efficace l’onomatopea e l’immagine degli anfratti dell’anima al v. 3 e rende bene il movimento fisico ed allegorico il verbo espelle al v. 6. Antonio RONDINELLI |