VORREI TORNARE

Il turbamento tramutato in attesa, spaventato dallo smarrimento delle notti preannunciate,  sanguinose, calde, come ossessionato da forze ignote ……. affinché giunga da lui soltanto il passato, soltanto il passato, cento volte più terribile di ogni illusione e speranza, mille volte più distruttivo dei giorni sconosciuti nel tempo futuro.

Le  ansie senza vento portate sempre da nuove storie nelle quali si ripetono sempre le stesse frasi rivangando le medesime speranze, quando si fa giorno e bisogna scendere.

Tutti gli amori sembrano essere uguali, anche il più sublime amore materno, che si fa sentire troppo tardi, quando non si aspetta più, quando si è gia messo l’ultimo punto e i tentativi sono inutili eppure si frantumano tutte le molli tenerezze mai esistite ma vive nei sogni di quel bimbo ormai cresciuto che attira apparentemente  a sé le terre e i mari rocciosi ansiosi di trasformazione, di novità che forse arriva, tutta fresca……

Frasi folli, folle lingua che non intende cambiare, che già da un pezzo il tempo ha messo fuori uso….. folli sentimenti che il vento trasporta attraverso le foglie e come polvere spargersi negli occhi …… e portarsi in quel posto delle non partenze e dei non ritorni per incontrare l’amore vero al quale non si ci può ribellare…… agghiacciante e cruda l’immagine dei seni privi di latte, la rabbia del non ricevuto, la sfida alla vita per l’ottenuto….

Eufrasia MELLACQUA

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