Catalogo " . . . viaggio verso il . . . Focolume (Fire - Light)", del 1994 "Vincenzo D'ACUNZO ha la sua stella terrestre: il Focolume. Lo ha trovato nel significato dimentico della possibile modifica: lo ha ricostruito su basi matematiche per un gigante minatore morto e sepolto dal crollo del 1900 con estrema cura. Il Focolume doveva essere riportato alla utilità estetica della storia dai popoli prossimi ai poli, tirato su dal ghiaccio, per pura casualità, assieme ad un pesce. Doveva essere così, e subito dopo essere gettato di nuovo in mare per pura inutilità, ecco perché doveva. Sarà allora navigato assieme al naufrago delle idee fino allo Jonio e il Tirreno, visto che D'ACUNZO su basi poetiche lo ha nutrito e curato nella sua casa con la sua memoria, e ora riscalda il cuore della Basilicata artistica ed invernale. La Regione che ho sempre inteso come testata d'angolo geomorfa della penisola italiana può adesso esportare questo sole architettonico per l'uomo internazionale grazie alle mani di D'ACUNZO. Il Focolume è il sole posto al centro del sistema cosmico del colore di D'ACUNZO, i suoi raggi fisici e metafisici simultaneamente producono in lui un raccolto di opere di neo - plastica concettuale, dove il suo gesto di ritrovamento è connesso sul vettore attivo del fare. D'ACUNZO è un sottile e meticoloso certosino dell'arte contemporanea che lavora nella dimora che separa Marcel DUCHAMP da Jackson POLLOCK. Con forza nella sua terra bimarina egli scava un canale per allargare il mare dell'arte e naviga sicuro seguendo la sua stella." Giovanni PROSPERI, scrittore e critico d'arte |
ritorna a mininstallazioni ritorna a Fire Light (Focolume)