PERCORSO PITTORICO
 
 

Quotidiano Lucania, martedì 21 Dicembre 1993, pag. 11,
OPERA DELL'ARTISTA D'ACUNZO SU INVITO DELLA CHIESA
"TURSI, PER IL NATALE UN PRESEPE D'AVANGUARDIA", di Franca Di Tommaso

Ogni anno va in scena l'attesa di un fatto accaduto tanto tempo fa. E' il semplice desiderio di richiamare una storia che viene a cullare la triste realtà intossicata dalla violenza, dall'egoismo. Questo meraviglioso evento non si accontenta di ricordarci un passato, ci orienta verso il futuro. Il Natale, quest'anno a Tursi, verrà rappresentato in modo davvero particolare con un presepe senza precedenti. Vincenzo D'ACUNZO, artista d'avanguardia, che opera a Tursi ormai da vent'anni ha accettato, su invito della chiesa locale, di presentare alla comunità parrocchiale tursitana un'opera raffigurante la natività del Signore. Questo "presepe" realizzato nel rispetto dell'attuale tendenza artistica si chiama installazione polimaterica riciclata e rigenerata nei materiali e nelle forme e porta il titolo dell'evento. L'artista tende ad esprimere più che la poesia della scena natalizia, la poesia che anima il concetto di natività; il tentativo di esprimere due dimensioni: il tempo e lo spazio che nel momento magico di duemila anni fa si congiunsero con un ponte d'oro alla sommità del quale è avvenuto il grande mistero della luce che ancora oggi non ha smesso di brillare. L'opera è stata costruita nella rigida concezione dell'autore di riciclare materiali vari reperiti tra gli scarti vari di laboratori artigianali e officine meccaniche. Dargli un senso ed ingentilirli con il colore, tanto da rasentare il metafisico, e li adibisce ad un nuovo uso, contrario o solamente diverso da quello originario. << Gli esseri viventi - ha detto l'artista - sono dei riciclati cioè si ha un rinnovamento della vita che scaturisce dalla nostra presenza, se questo è provato da ciò che ci circonda vediamo che una lucidatrice diventa un tempomentro, termine coniato da me per sintetizzare una macchina che conta la dimensione - tempo fino ai millenni. Assurdo nell'assurdo che comunque conserva la poesia tradizionale >>. Secondo il critico Giovanni Prosperi di Art Leader << il D'ACUNZO arriva a riciclare le forme al di là della loro materia di costruzione e questo gli consente di avere "un ponte d'oro" tra tradizione e modernità >>. Ed ecco che una parte di frizione di auto unita all'antenna del secondo canale RAI diventa la camera del presepe. Il centro della fonte luminosa è l'evento di Betlemme. La luce proveniente dal basso infonde i personaggi della grotta, ne fuoriesce ed in parte investe il visitatore rendendolo partecipe ed integrante all'opera quale vero destinatario della Luce. Di tradizionale il tutto conserva la sagoma in quanto l'opera è racchiusa da una grotta costituita da onduline in vetroresina, ricavati da avanzi di tetti ripristinati. Il tema dell'opera è << La cometa ferma il tempo consentendo così l'evento che illumina gli uomini >>. Il presepe è esposto da mercoledì 15 nella chiesa del Sacro Cuore in Tursi in attesa di essere visitato dalla comunità locale durante tutto il periodo natalizio."

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