Periodo anni '80

" . . . . . . . La luna ha un ruolo importante sui paesi lucani; nei dipinti di D'ACUNZO questa diventa il centro con un fascino misterioso. Diventa coriandolo nitido, su un cielo pulito e non c'è nuvola che riesce ad attraversarlo. Ecco, forse in questo particolare la chiave di lettura della poetica di Vincenzo. . . . . "
(Catalogo marzo 1978 F. Palumbo)

" . . . . . . Dopo un primo periodo di volontaristica denuncia ( quello per intenderci dell'uomo-marionetta, ligneo strumento in mano ai vari detentori del potere ) D'ACUNZO ha avuto un vero e proprio rifiuto non solo per l'uomo e il suo paesaggio ma anche nei confronti di ogni altra creatura ( pianta o animale ). Di questo rifiuto ha testimoniato ampiamente la sua precedente personale, tutta incentrata sul tentativo di fare tabula rasa ( sia sul piano dei contenuti sia su quello più propriamente tecnico ) di ogni certezza acquisita in materia. Tuttavia egli aveva continuato a dipingere. Cosa? Macchie, tele in cui il colore fa da protagonista assoluto, nella sola rappresentazione di cieli e acque. Il colore diremo allo stato puro nei toni squillanti dei gialli dei rossi degli azzurri. Ora quegli studi sul colore tornano, in sintesi spesso felici, applicati alla figura. . . . . "
(Catalogo del febbraio 1981 R. M. Fusco)

" . . . . . . . Le grandi macchie, ben distinte per colori ma intersecanti nella forma, hanno da sole occupato la tela fino ad impregnare la società, la natura, il cielo: la terra, l'universo, un condizionamento della malora. . . .deserti colorati . . . . . . . Mai, infatti, si trovavano tra i miei lavori paesaggi montuosi o collinari, sempre piatti, lineari, a tavola per dirla in figurato, quasi temendo di trovare ostacoli che avrebbero potuto confondere orizzonti dritti, rigidamente retti."
(Catalogo giugno 1983 D'ACUNZO parla di se stesso)


Marina con camping


Marina con faro


Camping

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