PERCORSO PITTORICO
 
 

Rivista "ART LEADER", casa editrice Rossano Massaccesi,
anno 4, numero 21, novembre / dicembre 1994, pag. 76,
foto: Epistemologia metafisica dell'ignoto, della non conoscenza, del pregiudizio e del tabù

"Matera - Vincenzo D'ACUNZO - Artista materico ma con forti spinte alla sublimazione e alla concettualità, Vincenzo D'ACUNZO, sin dalle opere degli anni '70, aveva sentito fortemente la tematica ecologica e denunciato il senso di morte di una civiltà che si seppelliva nei suoi immondezzai. Ora quegli scarti e quegli inerti trovano ricomposizione, non semplice riciclaggio, in sculture non sculture, la cui caratteristica essenziale è una sorta di ricomposizione in unità dove i resti, i rottami della civiltà tecnologica (pezzi di elettrodomestici, corde, antenne televisive, orologi andati a male,ma anche legni, plexiglas, eternit) trovano nuova forma e nuova funzione. La ricerca del respiro dell'inerte avviene attraverso la rimanipolazione degli oggetti, o delle parti dello stesso, attraverso cioè, un processo aggregativo che (cucito, incollato, inchiodato, da una robusta mano artigiana e amalgamato dai colori dell'artista) realizza una sorta di metamorfosi finale o, meglio ancora di "epifania: dalla discarica è spuntato un fiore". Vincenzo D'ACUNZO, presentato dalla Galleria Albanese Arte di Matera, ha partecipato con le sue opere ad EXPOARTE '94."

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